Entro per un attimo (il tempo di un breve post) in modalità nerd-gamer. Ci sono almeno un paio di amici blogger che potrebbero scrivere di queste cose meglio di me, ma io assumo l’approccio dell’amatore più che dello studioso. Questo tanto per avvertire i non interessati che possono passare oltre e i fanatici che non mi dilungherò sui cheat o simili. Sta di fatto che stanotte ho fatto le due a giocare a Soul Bubbles.
Io già di base adoro le bolle di sapone. Non ho figli, ma continuo a comprare le bolle di sapone, sempre e comunque, ogni estate, in ogni Autogrill. Giocoforza che Soul Bubbles mi colpisse. In questo gioco si fa prima un breve training per diventare psicopompo (e chi non ha mai desiderato esserlo?) e successivamente si creano bolle per custodire gli spiriti e le si soffia in giro per ambientazioni molto labirintiche e new age. Lo scopo è far arrivare la bolla a destinazione, evitando di farla scoppiare. Non facilissimo.
Io sono un tipo esigente per quanto riguarda l’entertainment, e difficilmente trovo giochi che mi colpiscano. In questo caso potrei fare un paragone diretto con Pac-Pix. In entrambi i giochi si usa lo stilo del Nintendo DS per disegnare forme da sospingere in giro per lo schermo per farle compiere determinate azioni, evitando i rischi rappresentati dai “nemici”. Devo purtroppo evidenziare come in Pac-Pix l’esperienza di gioco sia molto meno coinvolgente: il tutto somiglia all’album di disegni di un bambino delle elementari poco dotato con la matita. Anche l’intera idea di base dell’inchiostro fantasma che rovina i libri da salvare mi sembra un’emerita stronzata.
Il contesto di gioco di Soul Bubbles, invece, è mistico/filosofico. Direi quasi tribale. E il motore grafico è quanto di meglio ci si può aspettare su NDS. Per atmosfera e potenzialità di meditazione e rilassamento mi ricorda Electroplankton, con l’unica differenza che Soul Bubbles ha uno scopo. Electroplankton non ce l’ha, e solo per questo, a mio avviso, è il videogame più bello e geniale della storia.
Che uomo, signori, che uomo.
Con l’ultima frase su Elektroplankton hai la mia incondizionata stima da ex game designer. Che avevi già prima, beninteso. E ora filo a sc… comprare soul bubbles.