NEO NOIR CULTURISTA: LOVE LIES BLEEDING

Love Lies Bleeding è un film di Rose Glass, e se avete visto Saint Maud sapete di cosa sto parlando. Quindi l’esperienza anche questa volta è tendenzialmente onirica, disturbante, ossessiva. Però forse stavolta un po’ più pop. 

Da un certo punto di vista è il classico neo-noir che riprende i soliti stilemi che dalle basi arrivano al canone Tarantino/Coen per innestare il tutto su una storia d’amore queer un po’ sopra le righe. Fa un po’ il paio con l’altro noir queer dell’anno (Drive Away Dolls) ma con un taglio meno umoristico e più inquietante.

Amy (Kristen Stewart) gestisce una palestra che un giorno accoglie Jackie (Katy O’Brien), una body builder che in breve tempo diventa l’oggetto del desiderio di Amy. Ma Amy ha anche un padre gangster e redneck (combinazione esplosiva per Ed Harris), una sorella abusata dal marito (la coppia Jena Malone e Dave Franco) e un casino di problemi.

La storia d’amore procede tra steroidi, allucinazioni perverse (cit.) e omicidi su commissione e non, scene di sesso “torride”, come si diceva una volta, il tutto sottolineato da una colonna sonora inquietante di Clint Mansell (che è il collaboratore preferito di Darren Aronofsky, il che ci fornisce un indizio in più sul tono generale del film).

Nel resto del mondo è stra-uscito, in Italia esce a settembre, secondo me “da non perdere“.