CHALLENGERS: BRAVI MA BASTA

Sentimenti contrastanti per il nuovo film di Guadagnino, sul quale da parte di chi ama il tennis c’era molto hype ma da parte di chi come me non gliene frega un cazzo, no. Poi ovvio che il tennis è un pretesto, e che tutto si gioca sui corpi e sugli sguardi dei tre magnetici personaggi di Tashi (Zendaya), Patrick (Josh O’Connor) e Art (Mike Faist).

In principio Tashi attizza Patrick e Art, i tre limonano insieme, Patrick e Art anche tra loro due (i sottotesti queer sono sempre calcatissimi come in ogni film di Guadagnino che si rispetti). Poi Tashi si rompe il ginocchio e finisce per sposare ma anche allenare Art, ma in qualche modo Patrick la attizza, ma c’è di mezzo il tennis, la carriera di Art, insomma… ci siamo capiti.

A me Guadagnino piace molto, e gli perdono questa “vacanza” (per lui che evidentemente si è divertito un mondo) in un sottogenere che a me fa cacarissimo, la commedia romantica sportiva. Poi comunque ci sono n motivi per cui il film va visto ed è valido, tipo i tre protagonisti che bucano lo schermo, la musica ficcante di Reznor/Ross e diversi virtuosismi tecnici di cui si poteva benissimo fare a meno, ma va bene così.