Peccato. Peccato che Arturo Brachetti non sia rimasto a Torino più a lungo con il suo spettacolo… Non fosse per il prezzo del biglietto (comunque soldi ben spesi) sarei tornato a vederlo ancora una volta, forse anche due. Brachetti è magnetico, ti esalta, ti fa ridere e ti commuove nel giro di un minuto di spettacolo. Non capirò mai come fa a fare quello che fa. Lo vorrei osservare da vicino, capire i suoi trucchi, un po’ da attore, un po’ da trasformista, un po’ da prestigiatore. Ma forse è meglio così… Meglio non rovinare la magia dello show svelandone il trucco. L’uomo dai 1000 sogni è per Brachetti un ritorno trionfale: lo spettacolo si basa sui ricordi, è ambientato in un solaio (una scenografia superlativa) e vede l’attore impegnato in un one man show di 100 minuti durante i quali dialoga con lo spirito della madre morta reincarnato in una borsetta di finta pelle, enumera ricordi di famiglia e ricordi cinematografici mescolandoli sapientemente e conclude con un toccante ricordo di Fellini e con un omaggio al circo. Durante lo spettacolo, ovviamente, riesce a cambiare almeno 80 personaggi (non li ho contati, ma può essere benissimo). A suo modo catartico, Brachetti è una vera gioia per gli occhi. Mai come in questo caso, a teatro serviva il binocolo! 🙂
3 risposte a “L’UOMO DAI MILLE SOGNI”
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mi associo al primo post; una volta ho visto un suo spettacolo in tv e sono rimasto a bocca aperta per quei pochi minuti che trasmettevano. Altro che david copperfiled!
dai vorrà dire che tra qualche giorno vedrai un paio di foto sul mio sito! Gli ho stretto la mano trasformista umida di sudore attoriale :-))
come ti invidio!!!
brachetti è stato uno dei grandi amori della mia infanzia, ma non sono mai riuscita a vederlo dal vivo!
che figo…mamma mia…
sigh!
silvietta