In ritardo come sempre, perché le cose le devo un po’ elaborare, mi vengono in mente riflessioni sulle primarie dell’Unione. Non ho mai scritto nulla sull’argomento perché mi lasciava (e mi lascia) abbastanza senza parole (non in senso negativo, ma perché è già stato detto di tutto e di più). Ho cazzeggiato qua e là sui blog altrui, leggendo e talvolta commentando sull’uno e sull’altro aspetto, su questo e su quel candidato. Alla fine ho risolto per votare il "personaggio" che sentivo più affine al mio modo di sentire (tra tutti, Scalfarotto), certo in ogni caso che la maggioranza assoluta sarebbe stata di quel gran bel faccione di Prodi. Diciamo che forse una piccola parte di me sperava che Scalfarotto potesse superare quantomeno Mastella. Così non è stato (e quell’altro ha anche il coraggio di lamentarsi), ma non è assolutamente un problema. Come le primarie sono state a mio avviso un ottimo segnale di "partecipazione", la candidatura di Scalfarotto e i suoi 25.000 voti o poco più sono stati un segnale che comunque può servire portare qualcosa di inusuale nell’arena. Quello che resta, leggendo il suo blog, è l’inquietante sensazione che come sempre, all’interno dell’Unione ci sia più animosità che tra destra e sinistra… Ora, io non è che aderisca anema e core alle idee di Scalfarotto, piuttosto mi sintonizzo con il suo modo di porsi. Però trovo strano che, nel dibattito, ci siano personaggi che gli rimproverano (cito a memoria da un commento al suo blog) di essere benestante, intellettuale, di avere un blog (cioè di perdere tempo) e via dicendo. E’ anche vero che alle primarie, c’è stata una grande partecipazione di persone anziane (e quanto era bello vederli lì, tutti sorridenti e composti, per una volta non rompicoglioni ma uniti nel rispetto reciproco) ma pochissima partecipazione giovanile. Il giovane, che forse avrebbe anche votato un "volto nuovo", se ne fotte delle primarie come se ne fotte di tutto ciò che non sia un reality o una nuova suoneria del cellulare. E alla fine può essere questo il trucco per andare avanti in modo coerente e costruttivo, per uno come Scalfarotto. Puntare (anche) sulla fascia 18-22. Si tratta di un obiettivo difficile, più difficile delle 12.000 firme, più difficile dei 25.000 voti. Ma credo si possa fare.