Dato che ho un po’ spolverato lo scaffale del blogroll, mi rimetto in una breve finestra di tempo libero a spulciare il blog di Luisa Carrada, nei preferiti dal 2003. Il suo post di domenica mi ha riportato alla mente un pensiero che di solito tento di scacciare. Cosa potrebbe pensare di me un potenziale datore di lavoro leggendo le totali minchiate che scrivo? Male, penserebbe… Almeno credo. Però va anche detto che per Luisa il blog è uno strumento professionale, mentre per me è… fondamentalmente un luogo dove cazzeggiare, eventualmente filosofeggiare, trasfigurare i casi miei filtrandoli attraverso il velo degli archetipi junghiani. Resta il fatto che (fortunatamente) la mamma non legge il mio blog, la moglie lo legge solo per assicurarsi di non essere (troppo) sputtanata, i boss si limitano a buttarmi lì ogni tanto "Ma sai che ti ho googlato per caso (per caso!) e ho trovato diverse pagine di risultati?". A parte il mio odio per il termine "googlato", in questi casi sorrido seraficamente e rispondo "Ah sì?" sperando che non mi chiedano conto di qualche frase estrapolata all’improvviso dal mio blog… Un’altra lettura buona e giusta è quella di un recente post di Andrea che mi rifà in pillole la storia dei blog, dividendo addirittura quattro periodi storici. La mia reazione? Paura. Paura perché non ci pensi che ormai tempo quattro o cinque anni, in certi ambiti, e sei già passato dall’Illuminismo al Romanticismo. Anche un po’ di perplessità, perché pur considerandomi una persona normale, nel senso di "nella norma, nella media", non mi pare di rientrare nelle categorie che Andrea storicizza (pur riconoscendole come reali ed effettivamente esistite/esistenti). Blogger "per provare", blogger giornalisti, poi scrittori, poi blogstar, poi gran sacerdoti del web 2.0… Tutto vero. Forse io sono rimasto alla fase 1, pur facendo anche il giornalista, pur avendo una volta ogni morte di papa le mie aspirazioni da scrittore, pur essendo non una blogstar ma una star e basta, pur tentando di interagire con i blogmaghi della tecnica. E forse alla fine mi va bene così. No? 😛
Tag: blog, luisa carrada, axell, paura
bastardo bastardino, maledetto blog-vicino… 😀
e vabbè appena posso ti rispondo 🙂
se stato nominato :-DD
se ti piacciono nell’ordine Freddie Mercury, Robbie Williams e Scissors Sisters direi di sì… è un po’ derivativo ma vale la pena!
Commento clamorosamente off topic ma…com’è sto cd di Mika? Vedo che lo stai ascoltando…merita l’acquisto?
hehehe sì, mi sa che è troppo tardi,comunque… devo però dire che nel periodo di massima bolla (1996-99) tutti i lavori che ho fatto derivavano da chiamate ricevute da pazzoidi che “avevano visitato il mio sito”, quindi a qualcosa è servito 🙂
A me viene il panico ogni volta che tra i referrer trovo nome e cognome come chiave di ricerca. Sto lì dei minuti a chiedermi chi diavolo sia stato a “googlarmi” e che intenzioni abbia. Suppongo che ormai sia tardi per tornare indietro. Riguardo alle fasi della blogosfera, son partito dalla 1 e non ho poi tanta voglia di progredire 🙂
emanuele