» Avvertenze (da leggere!)
I personaggi, i luoghi, etc. sono totalmente copyright di J.K. Rowling e della sua casa editrice, nonché della Warner Bros. e dei suoi avidi executive… Per questo motivo non intendo assolutamente inserire brani originali. Tutte le traduzioni inserite si riferiscono a fan fiction altrimenti pubblicate sul web, e sono state fatte con il consenso degli autori.
I racconti tradotti finora risalgono al periodo subito successivo alla pubblicazione di Order of the Phoenix. Ovviamente, ci sono incongruenze narrative con i libri successivi (tipo: Sirius e Remus vivi e felicemente gay)…
Le mie traduzioni non seguono sempre passo per passo la traccia del lavoro (pur pregevole) che Marina Astrologo e Beatrice Masini hanno svolto per Salani. Sul sito Salani trovi le motivazioni di alcune scelte ufficiali di traduzione. Io preferirei, ad esempio, non tradurre i nomi propri – ma capisco che potrebbe essere bizzarro per il lettore italiano, dopo quattro volumi di successo, leggere i nomi in lingua originale.
Da ultimo, non riprodurre questi racconti senza approvazione dell’autore. Non ho voglia di trovare un legale per scrivere chissà cosa in queste righe, perciò fatti bastare quanto sopra…!
» Le regole della fan fiction
I romanzi di J.K. Rowling, per la loro stessa struttura, si prestano a numerose divagazioni narrative possibili (non vengono mai descritte le estati dei protagonisti, ad esempio, e nessuno sa cosa succeda in realtà nei dormitori della torre di Grifondoro). I fan più grafomani, quindi, si possono letteralmente scatenare: ecco alcune semplici regole per “partecipare” al gioco…
Sono ammessi i racconti che rientrano nelle categorie che seguono – tenendo comunque presente che le storie possono essere ambientate nella cornice narrativa dei cinque romanzi di Harry Potter finora usciti o nell’universo inventato dalla Rowling (storie ambientate prima del 1991, ad esempio).
1. Punti di vista alternativi – I racconti di questa categoria possono raccontare gli stessi eventi di un romanzo della serie dal punto di vista di un altro personaggio, spesso utilizzando le cosiddette “scene mancanti” (vedi sotto), per rendere la storia più concreta.
2. Il mondo possibile – Questo tipo di racconto esplora possibilità plausibili nel contesto dei romanzi della serie (es. “Cosa succederebbe se Arabella Figg e Mundungus Fletcher fossero sposati?”). Sono ammessi anche gli “studi sul personaggio” (es. “Come vive l’estate un personaggio come Luna Lovegood?”).
3. Scene mancanti – Le storie in questa categoria “riempiono i vuoti” della narrazione ufficiale, descrivendo momenti su cui la Rowling sorvola (es. “Ron e Hermione erano preparati agli scoppi d’ira di Harry a Grimmauld Place: forse ne avevano già parlato tra loro?”).
4. Parodie – Racconti basati sull’elemento del ridicolo. Ci si può prendere gioco dei romanzi, dei fan. Sono storie che non si prendono troppo sul serio e il loro scopo è il puro divertimento.
5. Estate dopo il quinto anno – Questo tipo di racconti si svolge durante l’estate seguente l’anno scolastico di svolgimento dell’ultimo romanzo uscito. In queste storie, in genere, i personaggi riflettono sugli ultimi avvenimenti o si preparano al nuovo anno. Le storie di questa categoria devono terminare prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo.
NON sono ammessi racconti del tipo:
1. Universi paralleli – Storie basate sul presupposto che un avvenimento narrato nei romanzi sia accaduto in maniera diversa da come è stato narrato dalla Rowling.
» R/H, H/H, H/G e le fazioni dei fan
I fan più malati di Harry Potter si differenziano per l’appartenenza quasi maniacale ad uno ship (cioè, ad un tipo di preferenza per una particolare “coppia” – contrazione di relationship). La Rowling non ha mai specificato con precisione i sottotesti romantici dei suoi romanzi. Forse proprio per questo la fan fiction è incentrata su questo aspetto.
R/H – Si tratta dello ship Ron/Hermione (al quale mi iscrivo anche io stesso). Pur litigando e mettendosi sempre in discussione (anzi, proprio per questo motivo), i due sono assolutamente destinati a stare insieme.
H/H – Lo ship Harry/Hermione non può funzionare. Si basa sull’idea infallibile che l’eroe abbia una storia con l’unico personaggio femminile di rilievo. Bah!
H/G – Secondo l’universo alternativo di After the End, la coppia Harry/Ginny è in assoluto il paradigma dell’amore nascente – quello irriconoscibile all’inizio, ma estremamente passionale. E, io penso, succederà qualcosa di simile anche nei romanzi canonici.
D/H – Draco/Hermione: non può funzionare, anche se alcune fiction puntano sull’effetto “Montecchi vs. Capuleti”. Hermione è una mezzosangue, quindi è fuori discussione.
D/G – Il lato oscuro degli ship: Draco/Ginny è una coppia gettonata per storie malate, morbose, ai limiti del sadismo psicologico. Una possibilità ventilata anche in After the End. O altrimenti si tratta di storie in cui Draco “diventa buono”… e perciò decisamente fuori dal personaggio (grazie Ottavia)!