ABIGAIL: RAPIMENTI E VAMPIRI

Come non amare un film come Abigail dove prendono il classico heist movie e lo ibridano con il film di vampiri ma dove – plot twist! – la vampira è la piccola Alisha Weir, già protagonista del recente Matilda – The Musical?

Intendiamoci, Abigail è una cagata pazzesca, dove tutti sono dei cani maledetti, persino Dan Stevens e Giancarlo Esposito che di solito si salvano. C’è la noiosissima parte del rapimento della bambina, della presentazione dei membri della banda (lo scemo, il forzuto, la mente, la perfida, la materna), poi la classica premessa horror (“dovete passare indenni la notte qua”) e solo dopo 40 minuti Abigail si rivela.

Quando il film prende una piega vampirica, tutto è giocato sul filo del trash, tanto che sembra di vedere un episodio di What We Do In The Shadows: Abigail che balla (male) il lago dei cigni, Abigail che cammina sui muri, Abigail con la dentatura da vampiro di serie B anni ’80.

Quello che fa mantenere il sorriso è che questa ragazzina si deve essere divertita un mondo a fare questo film con quei due smargiassi di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett (già colpevoli degli ultimi trashissimi Scream).