BOY KILLS WORLD SEMBRA MOLTO FIGO

Improvvisamente su Prime Video appare questo Boy Kills World. Il titolo è figo, c’è Bill Skårsgard, è un film di mazzate con dentro Yayan Ruhian (quindi è praticamente garantito che sarà ispirato a The Raid) e insomma, vediamolo.

Il film parte come una copia più violenta e disturbante di Hunger Games, c’è la società distopica, la famiglia di dittatori perversi che uccide la povera gente, il giovane Boy che sopravvive e viene preso sotto l’ala protettrice del santone della giungla che lo allena a spaccare culi per vendicarsi.

Ah, Boy è sordomuto (perché gli hanno tagliato la lingua e bucato i timpani) e quindi Skårsgard si esprime a occhiatacce come un attore del muto oppure con una voce off esilarante perché è la voce di un videogame tipo Street Fighter che lui e la sorellina amavano giocare da piccini. Quindi totalmente non in parte

Parte una trama assolutamente ricalcata su un qualsiasi videogame in cui occorre battere tutti i boss fino ad arrivare a quello finale (la famiglia di dittatori è ricchissima di fratelli sorelle e cugini cattivissimi da ammazzare). Si arriva al duplice colpo di scena/rivelazione (che in effetti devo dire un po’ mi ha sorpreso) e da lì allo scontro finale che dura tantissimo è sanguinosissimo ed è talmente violento da dare quasi fastidio.

Il fatto è che tutto Boy Kills World è un po’ figlio dell’ultraviolenza ironica tarantiniana tirata all’eccesso, con una spruzzata di Edgar Wright (un po’ le atmosfere ricordano quelle di Scott Pilgrim). Solo che se ti chiami Moritz Mohr e sei al tuo primo film non è che proprio ti viene buona la prima. Però molto divertente, dai.