DEAR SANTA: UNA VIGILIA DIABOLICA

Il “film della vigilia” serve sempre, per raccogliere la famiglia davanti a uno schermo in attesa della notte di Natale. Il ritorno dei fratelli Farrelly, in accoppiata con un imbolsito ma sempre molleggiato Jack Black, garantisce il divertimento zuccheroso.

La premessa è divertente, c’è questo undicenne di nome Liam (Robert Timothy Smith, sicuramente un attore di cui sentiremo ancora parlare) che è affetto da dislessia, vive in una famiglia disfunzionale dove a seguito di una tragedia i genitori sono sull’orlo del divorzio e deve affrontare una nuova scuola perché si sono trasferiti da poco ad Atlanta in seguito alla tragedia di cui sopra.

Liam è innamorato della sua compagna Emma e si confida col suo unico amico Gibby. Anche se non ci crede più scrive una lettera a Babbo Natale, indirizzandola però per sbaglio a SATAN invece che a SANTA. E oplà, arriva Jack Black con corna e zolfo: non porta regali ma tre desideri, dopo di che l’anima del bambino sarà sua.

Liam si fa convincere a desiderare un’occasione per stare con Emma e Satana va sopra le righe invitando tutti a un concerto di Post Malone e rendendo Liam il ragazzo più popolare della scuola. Intanto i genitori chiamano in causa uno psicologo (il divertente Keegan Michael-Key) perché il bambino parla troppo di cose strane.

Il secondo desiderio di Liam è tutto per Gibby: gli mette a posto i denti troppo sporgenti che lo fanno soffrire. E il terzo desiderio… sarebbe per i genitori, che si amassero sempre e stessero insieme per sempre. Quando Satana torna all’inferno capiamo che non è per nulla Satana, e che è solo un semidemone di infima categoria al quale devono ancora “spuntare le corna” (ovvio riferimento a La vita è meravigliosa).

L’anima di un bambino “buono” come Liam fa abbastanza schifo a Satana, e il contratto viene annullato. Jack Black però decide di tornare esaudendo il desiderio originale che Liam aveva scritto all’inizio nella sua lettera a Babbo Natale e… purtroppo è qui che il film diventa inverosimile e mieloso rovinando un po’ tutto quanto costruito prima. Però insomma, è una commedia di Natale e glielo perdoniamo, ci sono parecchie scene molto divertenti e la chimica tra il bambino impacciato e Jack Black vale tutto.

SATURDAY NIGHT SENZA RESPIRO

Saturday Night di Jason Reitman è la storia della “sera della prima” in cui viene prodotto il primo episodio in assoluto di Saturday Night Live nell’ottobre del 1975. Un po’ ostico da affrontare in lingua originale (è uno di quei film che se nopn è tutto in piano sequenza poco ci manca e dove comunque tutti si parlano velocissimo e uno sopra l’altro), ma è molto soddisfacente.

Ci sono Chevy Chase, Billy Crystal, John Belushi, Dan Aykroyd, Gilda Radner, Garrett Morris, Andy Kaufman, Jim Henson, insomma tutto il cast della prima stagione, ovviamente interpretati da attori in stato di grazia che risultano abbastanza somiglianti all’originale.

Il protagonista assoluto è il producer Lorne Michaels (Gabriel LaBelle) che cerca di far passare la sua idea di show anarchico, improvvisato e non programmato agli executive che non credono in lui (c’è anche un adeguatamente mefistofelico Willem Dafoe, per non parlare di un clamoroso Milton Berle interpretato da JK Simmons). 

Andare in onda sembra uno scoglio insormontabile, talmente tanti gli ostacoli che si parano davanti a Michaels: censura preventiva, mancanza di pubblico, luci non adeguate, richieste scenografiche impossibili, attori recalcitranti e attori troppo entusiasti. Alla fine, sul filo del rasoio, si va in onda e si fa la storia.

Quando il film finisce ti sembra di essere stato in apnea per quasi due ore, e devo dire che è una bella sensazione, nonostante scritta qui possa sembrare il contrario.

DEL MEGLIO DEL NOSTRO MEGLIO 2024

Lo sento, lo percepisco: conosco l’esaurimento nervoso che vi provocano i regali dell’ultimo minuto, gli apericena con gli amici che non vedete durante l’anno ma che si presentano tutti prima di Natale, l’organizzazione della cena o del pranzo che è la madre di tutte le cene e i pranzi dell’anno. Ecco perché sono qui, alle due del mattino di un 23 dicembre a proporvi LA LISTA.

Come ogni anno, vi metto qui un riepilogo dei miei ascolti, le mie visioni, le mie letture del 2024. Come ogni anno, la formula è la solita: stavolta però ho cercato di limitarmi a cose che sono uscite nel 2024, quindi ho evitato di mettere gli album, i film o i libri usciti a fine 2023, per non creare confusione o sovrapposizioni. Lo sforzo più grande è linkare tutto, ma senza i link non sarebbe un post di servizio per chi legge. Ossia, tornando a bomba, magari volete regalare un libro, un CD, un DVD (si usano ancora?). Boh, magari un Blu-Ray. O semplicemente volete sfondarvi di serie TV sul divano o di podcast mentre guidate senza meta nella nebbia in cerca di un senso che non trovate. Procediamo, orsù.

A livello di ascolti il 2024 è stato molto denso e ricco di offerte eterogenee e sorprendenti. La mia top 3 è assolutamente personale e a prova di eclettismo. Tutta la lista presenta secondo me gli ascolti da non perdere dell’anno.

Cindy Lee – Diamond Jubilee
The Cure – Songs Of A Lost World
Kendrick Lamar – GNX
Beth Gibbons – Lives Outgrown
Fontaines D.C. – Romance
Kim Gordon – The Collective
The Smile – Wall Of Eyes
Faye Webster – Underdressed at the Symphony
St. Vincent – All Born Screaming
Pet Shop Boys – Nonetheless
Charli XCX – Brat
Idles – Tangk
Jack White – No Name
Kali Uchis – Orquídeas
Nala Sinephro – Endlessness
Vampire Weekend – Only God Was Above Us

Alla musica italiana dedico sempre una “listina” a parte: quest’anno ci sono conferme importanti ma anche un esordiente che mi fa impazzire. Marracash è uscito subito prima di Natale ma cazzo, che bomba.

Marracash – È finita la pace
Subsonica – Realtà aumentata
Cosmo – Sulle ali del cavallo bianco
Mace – Māyā

La rappresentante di lista – Giorni felici
Tre Allegri Ragazzi Morti – Garage Pordenone
Kid Yugi – I nomi del diavolo
Pietro Mio – Arriva… Pietro Mio!
Cesare Cremonini – Alaska Baby

Quali sono i film imperdibili del 2024? Te lo dico io, cercando di equilibrare i mattoni con le uscite più commerciali e limitando lo splatter a… no, vabbè lo splatter domina. Non ho messo Perfect Days perché è del 2023 però cazzo io l’ho visto nel 2024… vabbè.

Anora
Vermiglio
Kinds of Kindness
Dìdi
Wicked Part 1
Furiosa

Parthenope
Civil War
Made in England – The Films of Powell & Pressburger
Saturday Night
Love Lies Bleeding
The Substance

Longlegs
Drive Away Dolls
Evil Does Not Exist
MaXXXine
Heretic
Blink Twice
Thelma
Hit Man

I Saw The TV Glow

Mi piace sempre fare una lista separata per i film d’animazione, che giocano un po’ in un campionato a parte. Qui i migliori dell’anno sono facili.

Flow
The Wild Robot

Memoirs of a Snail
Look Back
Inside Out 2
Orion e il buio
My Oni Girl

Quali serie TV non devi assolutamente aver perso nel 2024? Senza pretesa di essere assolutamente esaustivo, qui ci sono i miei 2 cents, come si suol dire.

Baby Reindeer
Ripley
Mr. e Mrs. Smith
Il problema dei tre corpi

The Bear 3
Abbott Elementary 3
A man on the Inside
Fallout
Eric
Come uccidono le brave ragazze
Dead Boy Detectives

E se voglio le migliori serie animate dell’anno? Presto fatto, eccole qua! Non tutte sono adatte anche ai piccoli di casa, ma insomma, ci si fa un’idea dai trailer.

Jentry Chau vs the Underworld
DanDaDan
Terminator Zero
Ranma ½
SandLand
Dragon Ball Daima
Iwajù: City of Tomorrow
Batman: Caped Crusader
X-Men 97
Due Fantagenitori

Sui libri di solito sono un po’ più criptico perché negli ultimi anni ho un po’ smesso di leggere fiction e quasi sempre mi ritrovo con il comodino e il Kindle affollato di saggi (per chi non lo sapesse io curo una newsletter su femminismi e lotta al patriarcato dal punto di vista maschile, quindi ci sta che il tema spesso sia quello). Ecco qui in ordine sparso i libri che ho apprezzato di più quest’anno.

Valerio Bassan – Riavviare il sistema
Ben Smith – Traffic
Gabriella Parca – I sultani
Riccardo Falcinelli – Visus
Michela Murgia – Dare la vita
Lorenzo Gasparrini – Filosofia maschile singolare
Giulia Siviero – Fare femminismo
Jennifer Guerra – Il femminismo non è un brand
Francesca Cavallo – Storie spaziali per maschi del futuro
Maura Gancitano – Erotica dei sentimenti
Isa Borrelli – Gender is over
Judith Butler – Chi ha paura del gender

Anche qui voglio dividere i fumetti e i graphic novel dai saggi che ho letto durante l’anno. I titoli migliori del 2024 secondo me sono questi. Ho fatto una piccola stiracchiatura perché Hirayasumi è una serie ed è iniziata a fine 2023, ma per me è uno dei manga TOP del 2024. Anche Aomanju è uscito finora in 4 volumi.

Zerocalcare – Quando muori resta a me
Charles Burns – Final Cut
Emil Ferris – La mia cosa preferita sono i mostri 2

Zidrou, Jordi Lafebre – Un’estate fa 2
Hubert, Zanzim – La mia vita postuma
Hisae Iwaoka – Aomanju la foresta degli spiriti
Manu Larcenet – La strada
Aurélien Ducoudray, Guillaume Singelin – The Grocery
Eleonora C. Caruso, Noah Schiatti – Sangue
Micol Beltramini, Agnese Innocente – Heartbreak Hotel
Jillian e Mariko Tamaki – Roaming
Keigo Shinzō – Hirayasumi

Infine, ti voglio dire i miei podcast e le mie newsletter preferite del 2024 (per forza di cose qui magari si tratta di prodotti che sono iniziati nel 2023). Cominciamo con i podcast, che tanto basta guardare il mio Spotify Wrapped.

Irene Facheris – Tutti gli uomini
Vera Gheno – Amare parole
Claudio Morici – La malattia dell’ostrica
Rivista Studio – Stilnovo
Paolo Giordano – In viaggio non pregare
Bao Publishing – Fortezza fumetto
Luca Misculin – L’invasione
Scuola Superiore Sant’Anna – Mai dire maschi

Da quando sono su Substack ho ritrovato il piacere di scrivere, e ovviamente anche di leggere, in un ambiente non tossico che mi riporta finalmente allo spirito della blogosfera di 20 anni fa. Ed ecco le letture che vi consiglio.

Francesca Cavallo – Maschi del futuro
Andrea Alesci – Linguetta
Lorenzo Fantoni – Heavy Meta
Luca Gandini – Genitori instabili
Enrica Nicoli Aldini – Anche una donna qui
Alice Orrù – Ojalà
Donata Columbro – Ti spiego il dato

Direi che è tutto, buone feste e ci risentiamo nel 2025!