Qualcuno ha detto che le più grandi verità filosofiche sono contenute nelle canzoni pop. In certi momenti non posso che condividere. Quando si parla di razionalità, i logici e i filosofi ci illuminano. Quando però si parla di sentimenti, non c’è niente come una canzonetta. Data questa giustificazione pseudo-scientifica alla mia colpevole passione per le scemenze pop del momento, vorrei dire due parole sui pezzi che mi si fissano in testa e che mi aiutano (come se fossero un mantra) a svoltare la giornata. Uno è sicuramente Trippin di Robbie Williams, che con il suo falsetto e i suoi improvvisi cambi di tono mi si appiccica ai neuroni. Del resto Robbie è il mio mito pop, una delle rarissime popstar che mi aggradano qualunque cazzata producano (le altre sono Madonna, Eminem, Marilyn Manson). E parliamo di Madonna, appunto, che con Hung Up mi tira fuori un loop anni ’70 (che poi è quello di Gimme Gimme Gimme a Man after Midnight degli ABBA) e mi conquista completamente con i suoi sussurri del tipo "Time goes by so slowly"… Tra l’altro gli ultimi tre singoli cicconiani lasciavano un po’ il tempo che trovavano, mentre questo è sticky quanto basta, grazie anche al video dove Madonna sembra Farrah Fawcett con i capelli cotonati e la tutina da aerobica! E poi che altro… Quando non mi struggo con i mandolini di Cristicchi in Studentessa universitaria (secondo Marco un pezzo assolutamente "oltre", in ogni senso) o con i gorgheggi dei Negramaro mi rimangono in testa i Franz Ferdinand o gli Oasis con le loro allegre marcette (anche se il geniale video degli Oasis si svolge in un pompe funebri, il che non è molto piacevole). Oppure il gran ritorno del sound new wave dei Simple Minds con Home. A me piacevano molto i Simple Minds, poi sono spariti. Ora sono tornati. Viva i Simple Minds (e in special modo la loro linea di basso)!