E’ lunedì. Come tutti i lunedì scatta il wanderlust della pausa pranzo. Sì, perché la pausa pranzo – specialmente il lunedì – non si può limitare al pranzo. Deve includere il giretto senza scopo fisso, che invariabilmente termina (causa anche il freddo) in un megastore di CD, DVD o libri. Oggi la scelta è caduta sul cinese. Stamattina mi sono pesato, e dopo aver incassato con una singola lacrima pungente la cifra espressa dalla bilancia ho deciso che dovevo sfogarmi con un po’ di ravioli brasati e germogli di soia. Decisamente ho contratto quella malattia che il mio amico polacco Rafal definisce mirroritis – la malattia che ti costringe a guardarti allo specchio se proprio vuoi vedere le tue parti intime: la ventrazza ha infatti raggiunto dimensioni spropositate e la palestra sotto casa, dove comunque devo impormi di andare, assume i contorni di un girone infernale. In ogni caso, dopo il cinese, il vagabondaggio mi ha portato in un Ricordi Megastore, dove la mia voglia di Germania è esplosa. Innanzitutto onore e gloria alla Ripley’s Home Video che sta pubblicando poco a poco l’intera filmografia di Wim Wenders e Werner Herzog: presto, molto presto, metterò le grinfie sul doppio DVD di Nosferatu di Herzog e Fino alla fine del mondo di Wenders – quest’ultimo in lussuoso (e ingombrante, maledizione) cofanetto con director’s cut in 3 dischi. Come se non bastasse, nel reparto CD vedo finalmente Perpetuum Mobile, l’ultima produzione degli immarcescibili e industrialissimi Einstuerzende Neubauten… I sommi berlinesi in difficoltà produttiva hanno realizzato questo ultimo lavoro coi soldi della sottoscrizione sul loro sito. Inoltre, quei bastardi di Ricordi diffondono sempre musiche assurde e meravigliose di qualche sconosciuto che mi invoglia all’acquisto selvaggio (in questo caso suonava il CD di Frederick Fred o qualcosa del genere – copertina nera con scritta seventies stampata su in diagonale). Ma quando sono scazzato la compulsione all’acquisto è molto più contenuta. E oggi è lunedì. Ergo, sono scazzato.
TEMPESTA DI GHIACCIO
Dopo la cura del sonno… mi sveglio e praticamente mi trovo la città imbiancata, la macchina bloccata, la neve compattata e i fiocconi che continuano a cadere rendendo improbabile ogni tentativo serio di uscire di casa. Poco male. Siamo qui, con una Sacher, io Stefi e suo fratello a stordirci di programmi culturali (Top of the Pops e CD Live)…! Buon weekend…
I SUONI DELLA NOTTE
I suoni di ieri notte: una vaga pressione sugli infissi, dovuta al vento, al gelo e al profumo di neve. Il fruscio del tempo che cambia. La ventola del portatile in stand by di fianco al letto. Le fusa di Maya che impasta il piumone. I miei sospiri, perché non riesco a prendere sonno. Qualche pigolio lontano. Rumore di mobili spostati furtivamente al piano di sopra. L’ascensore che passa e va. Dove cazzo va alle tre di notte del mercoledì, mi chiedo. Il respiro regolare di Stefi, che diventa irregolare nel momento in cui mi avvicino per sfiorarla con un bacio. Il sommesso borbottio dell’umidificatore. L’assestamento del parquet. Un grido in lontananza. Un’ambulanza. Le voci nella testa. Le voci. Il respiro…