BAMBOO PRODUCTIONS!

Squillino le trombe, rullino i tamburi. Anzi, i bonghi! Il sito Bamboo Productions è finalmente attivo in tutto il suo splendore! Giunto ormai al terzo restyling (volevamo evitare qualsiasi articolazione di pagina o di menu: adesso è tutto lì, in una singola pagina) il sito permette a voi frementi aspiranti spettatori di esperire la poetica e la grammatica della BP. Anche la logica e la semantica, se vogliamo. Comunque, e va detto subito, il sito richiede Flash, Quicktime e una connessione a banda veramente larga. Lo dico perché alcuni film durano una ventina di minuti, e la cosa potrebbe farsi lunga.
I vostri gentili animatori – Lorenzo, Marco e Pietro – vi accompagnano nella visione in streaming quicktime video di:
Condominium (2000 – b/n – 19′)
Silence is Sexy? (2001 – b/n – 7′)
Liquor Bike (2001 – colore – 4’40”)
L’esperimento del dott. Kurlov (2002 – b/n – 14′)
La terra e il fuoco (2003 – colore – 16’33")
La candela e il Cléo (2003 – colore – 5′)
La violenza in pugno (2003 – colore – 20′)
Le meraviglie della musica (2000-2003 – b/n – 1’17”)
Kone (2003 – b/n – 1’28")
KurlovXmas (2003 – colore – 49")
Bamba (2003 – colore – 1’28”)
…e ne abbiamo in serbo altri fantastici…! Restate sintonizzati, e usate le nostre faccine blateranti (in alto a destra sulla pagina) per mandarci il vostro feedback!

CONDENSAZIONE

Fa sempre più freddo, e le goccioline di condensa che il mio respiro crea sugli occhiali e sulla visiera del casco, unitamente alla nebbiolina umida e gelida che ti entra nelle ossa, fanno sì che io non veda più la strada. Speriamo bene. Brrr.

CRISI DI PANICO ALL’IPERMERCATO

Ci sono due luoghi che mi disturbano profondamente e che creano in me il desiderio fortissimo di essere all’altro capo del mondo. Gli ospedali e gli ipermercati. In particolare i grossi ospedali e gli ipermercati inseriti in un centro commerciale. Ora, per fortuna di ospedali in questi mesi si parla relativamente poco. Di centri commerciali, invece, no. Ti svegli alle 13.30, impastato, con l’alitosi e la certezza che ti abbiano preso a pugni la sera prima. Sai bene che si presentano davanti a te una serie di esigenze. Primo: mangiare. Secondo: comprare qualcosa da mangiare, perché nel frigo c’è la proverbiale crosta di formaggio. Terzo: vedere se Stefi trova la borsa che cerca in saldo. Quarto: fare benzina. Quinto: comprare un regalino per la bimba di mio cugino (vuoi mica andarli a trovare a mani vuote). Sesto: prendere qualche pianta per avere un po’ di ossigeno in casa. A Torino, come in tutto il mondo global, c’è solo un posto dove puoi fare tutte queste cose in un colpo solo: il Centro Commerciale + Euromercato + Ikea + Mediaworld. Britney Spears ci accoglie mentre parcheggiamo, ma subito la fame ci strazia e facciamo coda in uno dei fast food pieni di bambini urlanti. Poi arriva il momento di guardare i negozi. Ma non riesci a vederli, perché sei trascinato dalla corrente di corpi. Intanto penso a Dawn of the Dead (Zombi) di Romero. Poi è il momento della spesa, fatta accuratamente con lista da casa per non comprare cazzate. Ma non ce la fai. A non comprare cazzate, intendo. L’ipermercato non mi piace, mi mette l’angoscia, sento proprio il vuoto allo stomaco. Donne che si contendono l’ultima scatoletta di tonno e si insultano, bambini che corrono in mezzo ai carrelli e ti fanno inciampare, odori mai troppo freschi provenienti da ogni parte, annunci e musiche orribili, subdole promoter strategicamente posizionate nei luoghi più adatti all’imboscata… insomma io voglio scappare! E pensare che oggi l’ho persino proposto io, alla moglie sconfortata, di andare al centro commerciale per "fare tutto in un botto". Cinque ore dovrebbero essere bastate. Peccato che lei, adesso, è scesa nel supermercato più vicino a prendere quella manciata di cose che, ovviamente, si era dimenticata di mettere in lista.