DEVI MORIRE GONFIO: WHEN EVIL LURKS

Evil likes children, and children like Evil“. Basterebbe questa semplice linea di dialogo a far capire che When Evil Lurks, di Demian Rugna è uno di quegli horror con la H maiuscola nel senso che non lascia scampo, è un feel bad movie, di quelli che quando hai finito di vederlo devi guardare un episodio dei Mio Mini Pony per controbilanciare.

When Evil Lurks è un film di possessione, ma lungi dal richiamarsi a L’esorcista, fa pensare più a un misto tra Evil Dead e The Crazies: c’è in ballo una sorta di epidemia diabolica nella pampa sconfinata (il film è argentino) e il paziente zero (sì, quello del trailer) è un ammasso purulento di sangue, muco e fluidi corporei che dovrebbe essere ucciso “nel modo giusto” da un esperto, il quale però è finito inspiegabilmente segato in due nei campi del protagonista Pedro.

Da qui una discesa agli inferi di un gore assoluto condita da spiegazioni biascicate tipo che le regole per non farsi contagiare dal demone sono bruciare i vestiti, non dire il suo nome, non usare la luce elettrica (seee), ma soprattutto NON fare la cosa che verrebbe naturale a tutti e cioè far saltare le cervella al posseduto di turno. Di cervella che saltano ce ne sono parecchie (anche quelle di una capra e di un cane, per dire) e se siete di quelli che oddio qualcuno pensi ai bambini, beh… Demian Rugna ai bambini ci pensa eccome, ma non in un modo che vi piacerà.

Qui tra crani aperti a colpi d’ascia o di martello, famiglie i cui membri si rivoltano l’uno contro l’altra prendendosi sotto con il SUV, nipoti che mangiano le nonne e poi rigurgitano i capelli, classi intere di bambini satanici che fanno brutto, la speranza muore quasi subito.

Inoltre non è che ti affezioni al protagonista, che anche se non è demoniaco è comunque un gran pezzo di merda. Insomma, quando il film finisce sei un po’ provato, ma se cercate un horror significativo che non sia Talk To Me, questo spacca.