Non aggiorno da un po’ per via che ero a Roma per lavoro. Non me ne vogliano amici e conoscenti romani, avremo modo di sentirci e incontrarci più avanti, stavolta ero in branco, con una ventina di colleghi, in un tour de force di lezioni senza scampo. Ma di questo racconterò nel prossimo numero di pietroizzo::7. Voglio solo esprimere tutto il mio rammarico, anzi diciamo pure tutta la mia incazzatura furiosa e impotente nei confronti della Sony Europe. La mia fedelissima macchina fotografica digitale, MVC-CD 400, compagna di mille avventure, è definitivamente morta. Dopo averla tenuta dio sa dove per quaranta giorni, l’hanno rimandata indietro dicendo che non può essere riparata. Poi con la storia del cazzo che non è in garanzia. L’ho comprata nel 2002. Si dà il caso che proprio dal 2002 le garanzie minime siano diventate di due anni, non uno soltanto. Ma loro riescono comunque a girare la frittata. Adesso la Sony propone una permuta. Voglio proprio vedere. La discussione è rimandata a lunedì. Porca merda! P.S.: se qualcuno ha qualche consiglio da darmi… il mio obiettivo è ottenere una macchina identica in cambio senza pagar nulla o al massimo il modello più nuovo con una minima spesa.
2 risposte a “LA MORTE DELLA MAVICA”
I commenti sono chiusi.
non ho parole. la mia canon è vicina alla tua sony. Forza e coraggio!!
il mio consiglio è di chiedergli esattamente quello che hai detto tu: o una macchina identica oppure il nuovo modello a prezzo scontato (dubito che ti facciano spendere poco, però sono tenuti a farti uno sconto). continua a picchiare duro sulla storia della garanzia, mi raccomando. non so se ti andrà bene, perchè le grandi case di produzione fotografiche sono tendenzialmente stronze e gelide nei confronti dei clienti ‘qualunque’, però insistere è doveroso. puoi sempre vantare le tue collaborazioni giornalistiche per giustificare il fatto che la macchina ti serve per lavoro: ho conosciuto un anonimo fotografo di cronaca locale che con questa scusa si è fatto mandare GRATIS dalla Canon un obiettivo di quelli ultraprofessionali (modello fotografi da stadio e cose così) dal costo esorbitante di 30 milioni di vecchie lire. avere la faccia come il gomito delle volte può essere utile. mi aggrego comunque al lutto personale. è brutto quando ti crepa la macchina fotografica preferita 🙁 bacio silvietta