Non è stato facile finire Harry Potter and the Half-Blood Prince. Negli ultimi mesi ho sempre cercato di tenermi lontano da forum, liste e siti in fermento su chi fosse il "principe", su cosa potesse succedere nel nuovo libro etc. Per cui, le sorprese che JKR riserva in questo volume sono state, per me, reali. E ovviamente parecchio amare, considerando la capacità della scrittrice di farti affezionare ai suoi personaggi. Azione, avventura, ormoni (sempre più) e depressione a piene mani sono gli elementi di HBP – in misura anche maggiore che in OOTP. In generale siamo sempre sullo stesso livello, cambia poco anche se si capisce che ci stiamo avvicinando alla fine della saga e quindi si delinea molto bene anche la possibile trama dell’ultimo volume. Tra le novità del libro, almeno un luogo interessante (l’abitazione di Snape a Spinner’s End) e qualche personaggio ambiguo come il nuovo ministro Scrimgeour (non si sa se sia peggio lui o Fudge) e naturalmente il nuovo professor Slughorn (la cui descrizione mi ha immediatamente ricordato il tricheco dell’inserto "Il tricheco e il carpentiere" di Alice nel paese delle meraviglie). Difficile fare considerazioni sulla trama (difficile anche non farne, ma nel caso inserirò gli spoiler in testo bianco – selezionare per leggerli comunque). Mi sembra che alla fine tutto si riduca a tre figure principali: Harry, Dumbledore e Snape. Sul fatto che Harry passi un sacco di tempo con Dumbledore non ci sono santi, si deduce chiaramente da tutte le copertine delle varie edizioni. Molto dell’intreccio viene rivelato dai ricordi che Harry viene chiamato a testimoniare insieme al suo preside. Ricordi che svelano moltissimo sull’infanzia e la giovinezza di Voldemort – una chiave essenziale per la riuscita dell’impresa di Harry (conoscere il nemico per poterlo battere). Harry, come al solito, è sempre più incazzato (e ne ha ben donde). Sospetto che mai come in questo libro si sia trovato all’oscuro di alcuni elementi essenziali per comprendere veramente ciò che gli succede intorno. Occhio agli SPOILER: l’elemento centrale è ovviamente la morte di Dumbledore, di pari passo con il tradimento di Snape. Se si può stare certi che il preside è morto (ma c’è da aspettarsi qualcosa dal suo ritratto appeso nel suo ufficio), c’è una forte ambiguità sul tradimento di Snape. Se fin dal secondo capitolo è stato costretto a giocare sul filo del rasoio, è possibile che abbia confessato a Dumbledore il fatto di aver giurato di aiutare Draco a costo della vita, e che Dumbledore stesso abbia valutato che – se uno dei due doveva morire – quello doveva essere lui. In questo modo, Snape può diventare il "preferito" di Voldemort pur restando dalla parte dei buoni. Oppure Snape è semplicemente malvagio, chissà. Ma di sicuro si ritaglia un vero ruolo da protagonista. Del resto, il principe mezzo sangue è proprio lui! Insomma, la saga di Harry Potter si sta trasformando sempre di più in una tragedia shakespeariana. Ovviamente ci sono anche momenti distensivi: tutti quelli che riguardano Fred e George, ovviamente, ma anche tutte le meravigliose storie d’amore che si intrecciano – e alla fine trionfa il fronte Harry/Ginny + Ron/Hermione (anche se, come sempre, ci sono diversi ostacoli che spero bene verranno definitivamente superati nel settimo volume)! Peraltro, parlando di Voldemort, c’è questo fatto affascinante degli Horcruxes (SPOILER: oggetti magici di uso comune in cui Voldemort ha trasferito parti della sua anima per risultare relativamente immortale, il che spiega come sia comunque sopravvissuto prima di incontrare Quirrell in PS). Dumbledore sembra averli scoperti quasi tutti, ma naturalmente rimane il dubbio sul sesto Horcrux… hmmmm… E poi chi sarà questo fantomatico R.A.B.? Merda, toccherà aspettare altri due anni! Intanto ci si può consolare con il trailer di Goblet of Fire…!