Sono in ansia, come tutte le volte che devo cambiare lavoro. Carico di aspettative, che verranno puntualmente disattese entro i primi sei mesi di lavoro (è sempre così, ma uno cerca di non pensarci). Carico di tensione per gli ultimi giorni nella "barca che affonda" (la mia attuale azienda) e di un po’ di tristezza per il fatto di allentare una serie di rapporti umani che la cassa integrazione ordinaria ha già provveduto a decimare. Ma sono anche molto eccitato, perché è in arrivo un nuovo cambiamento. E il cambiamento è sempre positivo. I grandi cambiamenti: dal liceo all’università, dall’università alla disoccupazione, dalla vita da scapolo alla convivenza, da un posto di lavoro all’altro, dalla convivenza al matrimonio. Ormai sono tre anni che lavoro qua. Più di quanto abbia mai lavorato in un altro posto. Evidentemente era ora di cambiare. Come punti fermi nella mia vita ho scelto una donna e alcuni amici. Il resto cambia sempre, in un modo che a volte è impercettibile, altre volte devastante e velocissimo, altre ancora dolorosamente lento. Altro cambiamento, dunque – speriamo liscio. Per il momento ho mal di testa, e piove.
2 risposte a “PUNTI FERMI NELLA VITA POCHI”
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Sono d’accordo, il cambiamento è positivo… ma per adesso c’ho l’ansia.
Su con la vita. Io trovo che in un cambiamento ci sia sempre qualcosa di eccitante e soprattuto sii ottimista, alla fine c’è o no un destino buono che guida tutte le cose? ( Come sono saggia)