RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DELL’ESTATE

Alcune impressioni sparse sui film che ho visto in questi giorni: agosto è l’unico mese in cui riesco a portarmi avanti e a recuperare tutto il non visto della scorsa stagione, dato che al cinema aspettano la fine del mese per le grandi novità (nonostante continuino a strombazzare l’uscita di grandi film estivi – mah!). Comincio con Igby Goes Down, una commedia nera che mi ha colpito molto. C’è Kieran Culkin, il che mi riporta a The Dangerous Lives of Altar Boys (un film assolutamente da recuperare): anche Igby è sulla stessa lunghezza d’onda. Si ride amaro, come nel miglior cinema americano indipendente (da Hal Ashby a Todd Solondz). Igby ha la madre impasticcata, il padre internato, il fratello neofascista e una serie di ragazze improbabili che gli ronzano intorno. Imperdibile. Poi, The Dreamers. Fa parte di quella schiera di film che quando li vedi sullo scaffale del locale Blockbuster pensi "Naaa…" – invece devo dire, contrariamente alle aspettative, che l’ho gradito parecchio. Fastidioso, ovviamente. Non tanto per la morbosità e l’insistenza su sangue, sperma, mestruo o sul tema dell’incesto (peraltro trattato in maniera abbastanza leggera). Fastidioso per il ritratto dei gemelli borghesi che hanno l’hobby di Mao e non si accorgono delle barricate. Tutto sommato un film solo per cinefili – forse una sega mentale di Bertolucci, non so… io comunque l’ho visto con piacere. Mona Lisa Smile… sorvolerei, se non fosse che Mike Newell si appresta a dirigere il prossimo Harry Potter…! A parte l’aria da "attimo fuggente" che pervade il film  e che ti fa pensare "ora qualcuno si suicida" non è nemmeno da buttar via. Fastidiosissima Kirsten Dunst, geniali Marcia Gay Harden e Maggie Gyllenhaal, ancora troppo poco sfruttata. Fratelli per la pelle: c’è poco da dire. Classica serata estiva con i fratelli Farrelly. O li si amava o li si odiava. Peccato che abbiano perso mordente dai tempi di Scemo e più scemo – adesso si può anche rimanere indifferenti. Però la presenza di Cher, il mito assoluto del mio personale pantheon del kitsch innalza la pellicola di una buona spanna. Per ripigliarsi: Zatoichi, di e con Takeshi Kitano…  Girato in digitale, con spruzzi di sangue ripresi a velocità esagerata e Beat Takeshi che fa il verso a sé stesso nei panni del samurai cieco (in versione biondo platino). A tratti ricorda Von Trier (i rumori del lavoro che si fanno ritmo e musica) a tratti Nanni Moretti (il finale geniale virato in musical): non sarà un balletto sul pasticciere trotzkista di Aprile, ma è comunque la parte migliore del film. Per concludere, C’era una volta in Messico. Debordante (ma dovevo aspettarmelo), coloratissimo, montato come sempre da dio da quel marpione di Rodriguez – uno di quei registi che può fare anche una enorme stronzata, tanto a me piace lo stesso. Qui Traffic incontra Spy Kids e Rodriguez supera ogni limite dando a Johnny Depp uno dei ruoli più stupidi e al tempo stesso più geniali di tutta la sua carriera. Poi, come al solito, Sergio Leone, Quentin Tarantino e primi piani di Danny Trejo a palla: un valido motivo per vedere (o non vedere) il film.

3 risposte a “RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DELL’ESTATE”

  1. Igby Goes Down: scaffale nell’angolo a destra in basso di Blockbuster, sotto la “I”. Tra l’altro è uscito da un paio di mesi, ma non ero ancora riuscito a vederlo… In italiano semplicemente “Igby”.

  2. Pietro, ma dove cacchio l’hai trovato Igby goes down? E’ un anno e mezzo che aspetto che esca… benedetti misteri della distribuzione italiana.

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