SATURDAY NIGHT SENZA RESPIRO

Saturday Night di Jason Reitman è la storia della “sera della prima” in cui viene prodotto il primo episodio in assoluto di Saturday Night Live nell’ottobre del 1975. Un po’ ostico da affrontare in lingua originale (è uno di quei film che se nopn è tutto in piano sequenza poco ci manca e dove comunque tutti si parlano velocissimo e uno sopra l’altro), ma è molto soddisfacente.

Ci sono Chevy Chase, Billy Crystal, John Belushi, Dan Aykroyd, Gilda Radner, Garrett Morris, Andy Kaufman, Jim Henson, insomma tutto il cast della prima stagione, ovviamente interpretati da attori in stato di grazia che risultano abbastanza somiglianti all’originale.

Il protagonista assoluto è il producer Lorne Michaels (Gabriel LaBelle) che cerca di far passare la sua idea di show anarchico, improvvisato e non programmato agli executive che non credono in lui (c’è anche un adeguatamente mefistofelico Willem Dafoe, per non parlare di un clamoroso Milton Berle interpretato da JK Simmons). 

Andare in onda sembra uno scoglio insormontabile, talmente tanti gli ostacoli che si parano davanti a Michaels: censura preventiva, mancanza di pubblico, luci non adeguate, richieste scenografiche impossibili, attori recalcitranti e attori troppo entusiasti. Alla fine, sul filo del rasoio, si va in onda e si fa la storia.

Quando il film finisce ti sembra di essere stato in apnea per quasi due ore, e devo dire che è una bella sensazione, nonostante scritta qui possa sembrare il contrario.

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