Su Prime Video c’è Zappa, il documentario di Alex Winter sul genio musicale di Frank Zappa. È un bellissimo documentario, se non fosse che purtroppo, su Prime, è visibile solo doppiato in italiano, con quel vezzo tipico dei documentari di mettere la voce italiana abbassando di tanticchia la voce originale del personaggio che parla.
A parte questo, la vita di Frank Zappa, dall’infanzia fino alla morte prematura a 52 anni, è sviscerata grazie a migliaia di ore di filmati dall’archivio Zappa (aveva un seminterrato pieno zeppo di faldoni, registrazioni, pellicole, e non a caso ha pubblicato più album postumi che in vita – e in vita ne ha comunque pubblicati 42).
Si sente poca musica, in Zappa, purtroppo. Tutto è più focalizzato sul carattere del musicista – un carattere ovviamente molto difficile, data la ben nota tendenza allo stakanovismo e a considerare i membri delle sue band come componenti “usa e getta”. Persino i figli (Moon, Dweezil, Ahmet e Diva) devono lottare per avere la sua attenzione.
Grande spazio viene dato allo Zappa “classico” e al suo lavoro con le orchestre e allo Zappa “politico” che testimonia in congresso sul problema dei testi della musica rock e pop e che viene nominato da Vaclav Havel ambasciatore della cultura cèca in America (questa proprio non la sapevo).
Ottimo, ma dovrò scaricarlo in originale per sentire la vera voce di Frank…!